Coclusasi con successo la conferenza CEBAC “Serbia Investment Compass” a Belgrado: La Serbia ha una reale opportunità per una crescita economica accelerata guidata dall’innovazione

La Serbia ha un’opportunità unica per definire una nuova fase di sviluppo basata sulla sostenibilità, l’innovazione, una forza lavoro altamente qualificata e un ambiente imprenditoriale stabile. Raggiungere questo obiettivo richiede politiche solide, una regolamentazione chiara e un approccio moderno alle tecnologie e alla formazione professionale. CEBAC è pronta a sostenere questo processo e ad aiutare nella rimozione degli ostacoli, affinché si liberi il pieno potenziale dell’economia serba — è questo il messaggio della conferenza di oggi, organizzata dal Consiglio delle associazioni imprenditoriali europee e delle camere bilaterali — CEBAC, tenutasi presso l’Ambasciata d’Italia a Belgrado.

L’obiettivo della conferenza, che ha riunito numerosi funzionari e alti rappresentanti delle istituzioni serbe ed europee, della comunità diplomatica e imprenditoriale, dei leader aziendali e delle istituzioni finanziarie, è stato quello di offrire una panoramica completa dei principali fattori che plasmano l’attuale ambiente d’investimento in Serbial’analisi delle tendenze d’investimento attuali e future, la presentazione di nuovi strumenti finanziari, la riflessione sul ruolo dell’innovazione come motore di crescita e competitività, nonché l’identificazione delle principali opportunità e sfide per attrarre investimenti nei prossimi anni.

“La Serbia ha la possibilità di definire una nuova fase di sviluppo — una in cui innovazione, sostenibilità, progresso tecnologico e un ambiente imprenditoriale stabile rappresentano i principali motori di crescita. Per realizzare pienamente questo potenziale, è necessario migliorare il quadro normativo, modernizzare l’approccio al sostegno all’innovazione e alla tecnologia, accelerare la riforma della formazione professionale e creare politiche in linea con il ritmo della dinamica economica. CEBAC rimane impegnata in questo processo.”, ha sottolineato Silvija Rakić, Segretaria Generale di CEBAC, nonché Responsabile servizi e Vice direttore di Confindustria Serbia.

Luca Gori, Ambasciatore d’Italia in Serbia, ha dichiarato che la presenza italiana nel Paese è sia storica che significativa. “Con quasi 4 miliardi di euro di investimenti, circa 1.200 aziende italiane registrate, l’Italia come terzo partner commerciale e uno scambio di beni che, a settembre 2025, ha raggiunto i 3,5 miliardi di euro (crescita dell’8%), mentre nel 2024 ammontava a 4,5 miliardi di euro. La fase attuale che il Paese sta attraversando rappresenta sia una sfida sia un’opportunità, e l’Italia rimane al fianco delle proprie imprese, sostenendole con un’ampia gamma di strumenti e iniziative”, ha evidenziato l’Ambasciatore Gori.

“La Delegazione dell’UE in Serbia è pronta a sostenere CEBAC, un giovane consiglio imprenditoriale, nel rafforzare il suo ruolo quale piattaforma di dialogo sulle politiche economiche e per la coordinazione delle questioni che riguardano l’ambiente imprenditoriale, gli investimenti dell’UE e l’applicazione degli standard europei in Serbia. Il futuro della Serbia e dei Balcani Occidentali è nell’Unione Europea — e il momento per investire, riformare e crescere è adesso. L’UE è qui per intraprendere questo percorso insieme alla Serbia, in quanto suo maggiore investitore, principale partner commerciale e più stretto alleato economico.”, ha dichiarato Andreas von Beckerath, Capo della Delegazione dell’Unione Europea in Serbia.

Particolare attenzione dei partecipanti è stata attirata dall’analisi delle prospettive economiche presentata da Pasquale De Micco, Capo del Settore per l’Integrazione Europea e l’Economia presso la Delegazione dell’UE in Serbia.

Nel corso delle tre discussioni panel, è stato sottolineato che la Serbia ha l’opportunità di sviluppare un’economia basata sull’innovazione, sulla sostenibilità e sul progresso tecnologico. I relatori hanno evidenziato che la diversificazione degli strumenti finanziari, come i minibond e le obbligazioni verdi, può stimolare la crescita delle imprese, mentre l’innovazione è diventata una necessità.