Made in Italy per la salute delle donne in Serbia 2025: Rafforzare la cooperazione italo-serba nel campo della salute femminile

Presso l’Ambasciata d’Italia a Belgrado si è svolto con successo l’evento Made in Italy per la salute delle donne in Serbia 2025”, organizzato dall’azienda italiana Formesa, distributrice di presidi e dispositivi medici,  Confindustria Serbia, e con il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado, che ha riunito i principali esperti italiani e serbi nei settori della ginecologia, urologia e tutela della salute femminile.

L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di promuovere la cooperazione internazionale, favorire lo scambio di conoscenze, valorizzare l’eccellenza del Made in Italy nel campo della sanità e delle tecnologie innovative nella prevenzione e nel trattamento delle patologie ginecologiche e urologiche che colpiscono le donne.

Gli ospiti d’onore sono stati il dottor Stefano Salvatore, professore di ginecologia e ostetricia e responsabile dell’unità di uroginecologia presso l’ospedale San Raffaele di Milano, nonché  la dottoressa Ilaria Baini, specialista in riabilitazione del pavimento pelvico.

Durante il panel è stato sottolineato che, secondo le proiezioni, entro il 2050 il numero di donne che si troveranno ad affrontare il problema del prolasso pelvico aumenterà del 46%, rendendo questa tematica una delle principali sfide nel campo della salute pubblica e del benessere sociale.

Secondo i dati presentati, una donna su tre oltre i 50 anni soffre di una disfunzione del pavimento pelvico, mentre la frequenza di tali problemi supera il 50% tra le donne oltre gli 80 anni, sottolineando la necessità di un approccio sistemico alla salute femminile.

Attraverso una discussione aperta, i partecipanti hanno condiviso esperienze sui moderni approcci alla prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi urologici e ginecologici, con particolare attenzione alla salute del pavimento pelvico e alle terapie non invasive, che rappresentano un’alternativa sostenibile e più accessibile ai tradizionali interventi chirurgici.

L’evento si è concluso con un dialogo aperto sulle future possibilità di collaborazione tra il settore sanitario italiano e quello serbo, con l’obiettivo comune di migliorare la qualità della tutela della salute femminile e promuovere l’innovazione medica.